18 Dicembre - Natale, tradizioni a confronto. Dalla Sicilia, alla Liguria, alla Svizzera italiana, passando per la Lombardia

 Calendario di Avvento: 18 Dicembre.
Natale, tradizioni a confronto: Sicilia, Lombardia, Liguria, Svizzera italiana - A cura della redazione di Italia Nostra (Leo Todaro, Dario Ballanti, Valentina Fornelli, Erika Cecchetto, Licia Massimiani)

L’Italia è un paese talmente grande e variegato, con così tante regioni e tradizioni, che anche a Natale ognuno festeggia a modo suo. Proprio per verificare quanto siano simili i nostri ricordi e le nostre tradizioni, quattro dei redattori di Italia Nostra hanno risposto in breve ad alcune domande sul Natale. Sarà un modo simpatico per integrare quanto detto in precedenza – e quanto ancora vi diremo nei prossimi giorni.

 

Albero o presepe?

Leo Todaro: Albero, da bambino era di plastica, poi a un certo punto siamo passati all'abete autentico

Licia Massimiani: Rigorosamente vero, in vaso, tenuto in giardino il resto dell'anno e piantato nel bosco quando diventava troppo grande!

Erika Cecchetto: Entrambi - L'albero è sempre stato finto.

Dario Ballanti: Entrambi, albero vero

 

 

 

Dove passavi/passi il Natale?

Leo Todaro: Gela o Messina (Sicilia)

Licia Massimiani: Ieri casa nostra o da una zia, a Bussana, in Liguria. Oggi dai miei o dai miei suoceri.

Erika Cecchetto: Arese (Lombardia)

Dario Ballanti: Locarno (Ticino)

 

Dove e con chi passavi il Natale?

Leo Todaro: A casa della mia nonna materna o paterna. A volte coi vicini o con zii e cugini.

Licia Massimiani: Potendo con genitori e/o suoceri, e fratelli/sorelle, a volte anche coi suoceri della sorella.

Erika Cecchetto: A casa mia, con genitori e nonna, e qualche parente che a volte passava a fare gli auguri

Dario Ballanti: A casa con i genitori e nonna

 

(Un bellissimo presepe - Foto: Lorenzoclick @FLICKR)

 

Cosa si mangiava?

Leo Todaro: Ognuno portava qualcosa: ad esempio un primo, pollo o agnello al forno con patate, pizza fatta in casa. La tradizione a Gela vuole che si preparino arancini di riso o calzoni con cavolfiore e salsiccia/spinaci e olive.

Licia Massimiani: Mia madre iniziava/inizia un mese prima a preparare e pianificare, poi si finisce insieme: vigilia (il 24) a base di pesce; pranzo vario (vari antipasti, due primi e 1/2 secondi) dolce tipico "tronchetto" il 25.

Erika Cecchetto: Ha sempre cucinato mia mamma: tanti antipasti e poi solitamente o solo il primo o solo il secondo, oppure entrambi... ma leggeri! Alla sera, ravioli in brodo e cappone.

Dario Ballanti: Di solito cucinava mio padre, il suo hobby

 

A messa?

Leo Todaro: Di solito quella di mezzanotte. A volte il 25 di mattina o di sera. In ogni caso, non si scappava.

Licia Massimiani: A mezzanotte in paese, si rivedono amici e compagni di scuola che non si vedevano da anni, attorno al falò dopo la messa!

Erika Cecchetto: Da bambina a quella del mattino, crescendo a quella di mezzanotte. Poi ho smesso del tutto.

Dario Ballanti: Sì, da piccoli il 24, talvolta a mezzanotte.

 

Facevi e/o ricevevi regali?

Leo Todaro: Pochi e non esagerati. Giocattoli per noi bambini. Regali che ricordo: una pista elettrica, un raccoglitore per francobolli, un maglione di lana (L).

Licia Massimiani: Di tutto! Dal grande al piccolo, dal tecnologico ai vestiti.

Erika Cecchetto: Da bambina ne ricevevo molti, quasi tutti giocattoli, spesso tutti (o quasi) quelli che avevo chiesto a Babbo Natale

Dario Ballanti: Da piccolo molti! Da grandi solo festa.

 

Tradizioni in famiglia?

Leo Todaro: Giocare a sette e mezzo, a tombola, a poker, come detto nel video.

Licia Massimiani: Da piccoli il cinema nel pomeriggio poi si rientrava e c'era pronto il brodo coi cappelletti! Coi miei figli tombola.

Erika Cecchetto: Tombola, carte, Monopoli e vari giochi di società per trascorrere in modo piacevole il pomeriggio.

Dario Ballanti: Niente di particolare, aprire i regali, la TV, cartoni animati al cinema da bimbi.